di Serena Patierno
Consigli per gli acquisti: una volta c’erano le pubblicità in tv che
con i loro slogan martellanti indirizzavano le spese dei consumatori.
Oggi lo shopping è diventato più articolato e in un certo senso anche
più complesso a causa dell’abbondanza dei prodotti e anche della voglia
di essere protagonisti della propria scelta, subendo di meno l’influenza
dei media.
L’internet con la sua natura interattiva è il medium ideale per avallare questa tendenza. Un rapporto del Pew Internet & American Society Project,
uno dei più importanti centri di ricerca diedicati all’impatto sociale
della rete, il ruolo che il web ha nelle loro scelte, intervistando
telefonicamente 2.400 americani fra agosto e settembre del 2007.
Quanto emerge è che nel mondo dello shopping internet conta ancora
relativamente poco. Tuttavia ci sono dei settori in cui ha un maggiore
impatto sulle scelte e un ruolo informativo di rilievo. Nell’acquisto
della musica per esempio: il 56 per cento degli intervistati ha
usato la rete per raccogliere informazioni e compiere così una spesa più
consapevole.
Tuttavia solo il 7 per cento di loro ha ammesso di aver tenuto di
maggior conto i dati emersi dalle navigazioni rispetto a quelli raccolti
offline. Infine, il 22 per cento ha acquistato musica online e solo il 5
per cento ha poi condiviso pareri nei siti dedicati al social rating,
ovvero alla valutazione fatta dagli utenti che hanno provato il
prodotto.
Anche il mercato immobiliare non se la cava male: il 49 per
cento degli intervistati ha ammesso di usare la rete per orientarsi
nell’acquisto, cercando con comodo dalla propria poltrona fra le
migliaia di annunci quello più di proprio gusto. E l’11 per cento ha
dichiarato di aver dato maggiore importanza alla ricerca online rispetto
al resto dei risultati. Solo il 4 condivide i propri pareri
post-acquisto.
Il telefono cellulare è il terzo tipo di prodotto analizzato:
in questo caso il 39 per cento usa la rete per l’orientamento, il 10
per cento si fida di più di internet che del negoziante e il 12 completa
il proprio acquisto online. Solo il 3 per cento partecipa al social
rating.
ConclusioniIl mondo della musica è di certo più favorito
nella rete in quanto è un prodotto che circola sempre di più in versione
digitale giacchè proprio in questo formato si presta a essere
facilmente trasferito da un apparecchio all’altro (pc, lettore, altri
supporti). Inoltre, difficilmente un negozio dà qualche valore aggiunto:
i venditori svolgono sempre meno il ruolo dell’esperto e sempre più
quello del commesso che mette in ordine e batte cassa. Si riduce, grazie
alla rete, anche il burrone fra consumatore e artista. Quest’ultimo ha a
disposizione innumerevoli modi per interagire, presentarsi, invogliare a
propria discrezione.
Autore: http://www.visionpost.it
Data di pubblicazione: 23/05/2008
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