sabato 23 febbraio 2013

Operazione pubblicitaria “lavaggio verde”



Operazione pubblicitaria “lavaggio verde”

Un'azienda su cinque è sospettata di stilare bilanci sociali scorretti, puntando a un'informazione poco chiara e anche un po' ingannevole.
Fonte: Ferpi.it

28/02/2006, Notizie RPCommenti
Il greenwash, letteralmente 'lavaggio verde', è un'operazione pubblicitaria, anzi sarebbe meglio dire una sorta di campagna per la raccolta di consensi, sempre più in uso fra le aziende che cercano di non mostrare, o di farsi perdonare, una coscienza ambientale piuttosto sporca.

La denuncia della sua diffusione fra le aziende proviene da un articolo dell'Independent, dove si riferisce che fra le prime 100 aziende quotate alla London Stock Exchange -  la Borsa londinese -una ogni cinque mostra chiari segni di greenwashing. Nel 1987 la "World Commission on Environment and Development" aveva inquadrato lo scopo comune di uno sviluppo sostenibile. Circa venti anni dopo, occorre constatare che moltissime aziende non rispettano le pratiche di responsabilità sociale e non sono ancora in grado di fornire delle chiare documentazioni sull'impatto ambientale, sociale ed economico generato dalle loro attività.

Nel corso della passata settimana, la ACCA - Association of Chartered Certified Accountants - organismo che favorisce l'adozione di norme etiche e di governo delle imprese, ha premiato le aziende che hanno fornito i migliori documenti di responsabilità sociale, ma ha anche fatto notare l'inadeguatezza di molte altre imprese. Sembra che l'impiego ormai diffuso del bilancio sociale stia rischiando di diventare un nuovo mezzo di disinformazione.

Serena Patierno - Totem 

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